Palaronda Trek

Sentiero pensato e percorso con Marzio il 24-25 giugno 2023, con l'intenzione di costruire un anello sulle Pale di San Martino, dando nel frattempo un'occhiata alla situazione neve in quota.

  • Partenza: San Martino di Castrozza
  • Arrivo: San Martino di Castrozza
  • Giorni: 2, con possibilità di fare tutto in giornata volendo.
  • Km: 26
  • D+: 1670
  • Quota max: 2746
  • Tipologia sentiero: EE, con qualche nevaio (a giugno) e dei piccoli tratti esposti con funi prima di arrivare al passo di Ball.
  • Rifugi di appoggio: Pradidali, Rosetta
  • Attrezzatura: Solita da escursionismo
  • Stagione: Estate
  • GPX: file 1, file 2, file 3
Cartina

Racconto: Colazione leggera, dieta equilibrata e a nanna presto. Perché in montagna si cammina già dal primo mattino. É così che crescono le giovani promesse dell'alpinismo.

All'alba delle due e mezza, reduci da due pasti faraonici - in fondo mangeremo riso liofilizzato per i due giorni a seguire - partiamo alla volta delle Pale di San Martino. É ancora presto, e ci concediamo di percorrere una strada di poco più lunga, che offre uno sguardo sulla val di Cembra. Sbagliamo strada e imbocchiamo la valle dal versante opposto, ma non demordiamo: in fondo stiamo comunque andando nella direzione giusta. Alle cinque in punto flettiamo i muscoli e partiamo. Siamo pronti: davanti a noi la val di Roda offre una vista ineguagliabile e il sole, dolcemente posato sulla linea dell'orizzonte, regala delle sfumature di un rosso dirompente. Maciniamo dislivello senza sosta fino al primo punto utile per piazzare la tenda. Consumiamo un pasto frugale a base di biscotti e ci rintaniamo nel sacco a pelo: delle splendide cime di cui non conosciamo il nome inanellano la nostra tenda e coronano i nostri sforzi. Ci svegliamo di buon'ora, mangiamo un po' di biscotti e partiamo. Sfrecciamo veloci fra i nevai, godendo talvolta del sole, talvolta dell'ombra offerta da cima Pradidali, cima Rosetta e cima di Ball. Una pernice bianca ci indica la strada e in breve raggiungiamo l'altopiano, il Rosetta e la Rosetta, e pian piano richiudiamo l'anello. Facciamo ritorno all'auto, con l'intento di trascorrere la notte in tenda a Baita Segantini, ma una coppia di romani presiede la fontana presso la quale vorremmo rifocillarci e ci intrattiene con discorsi eloquenti: "L'acqua é torbida, ma é buona lo stesso." Rivediamo velocemente la nostra dieta recente e conveniamo che possiamo bere senza troppi pensieri. É tardi, il sole sta ormai tramontando e non abbiamo ancora mosso un piede dalla fontana. Partiamo rapidi alla volta del Passo Rolle e da lì ancora più lesti verso baita Segantini. Piantiamo la tenda, accendiamo il fuoco, prepariamo il riso, tagliamo il salame rimasto e mangiamo un paio di biscotti. Siamo una catena di montaggio.

Scende definitivamente il sole. La luna proietta le nostre ombre verso terra, mentre Venere e Marte arricchiscono il cielo stellato di una luce ancora più carica di colori. Il segno della Giraffa risplende inconfondibile sopra di noi. Ripensiamo per un attimo alle nuove generazioni di alpinisti, pronti fin dall'alba a camminare come dei pazzi, pronti da anni all'impresa della vita, preparata a suon di diete e allenamento incessante. Intenti magari proprio oggi a scalare quelle vette che verticali e imponenti si innalzano davanti ai nostri occhi. Ripensiamo a loro. E con le ultime forze, con un grande sorriso, mangiamo ancora qualche biscotto.

Commento: Anello divertente e tranquillo. Molto consigliato partire la sera come abbiamo fatto noi e piantare la tenda al col dei Becchi, dal quale si gode di una vista meravigliosa. Probabilmente è un anello che ha senso fare a stagione più inoltrata, diciamo almeno luglio, in modo che la neve sull'altopiano sia già sparita.



Pentolino della cena


Col dei Becchi