Bridges

A volte alcune fotografie mi richiamano libri, opere, film, colori, e molto altro. Altre volte succede l'opposto e sono i romanzi e le canzoni a ricordarmi magari una vecchia foto. Succede anche che certi eventi o certe emozioni che ho vissuto in alcuni momenti siano rispecchiate perfettamente da una fotografia, o da una fotografia che guardo pensando a una canzone. Può succedere che una canzone mi ricordi un evento che ho vissuto, e ripercorrendo mentalmente quei giorni ascoltando quella canzone, si delineino nella mia mente immagini astratte molto forti che cerco di riprodurre con la fotografia. Detto più facilmente: ogni forma artistica è fonte di emozioni; a volte ho l'impressione che da diverse fonti percepisca la stessa emozione (ad esempio, guardando una fotografia e ripensando a un libro); altre volte ho l'impressione che più fonti di emozioni si sommino, e in quei casi cerco di rappresentare la somma con una terza fonte (ad esempio, i ricordi di un evento uniti a una canzone che associo a quell'evento. In questi casi ho trovato ancora fotografie che sublimassero le due fonti in un unica espressione ancora più intensa). Su questa scia ci sono poi molte varianti.

001 - 佐々木禎子, 2023
Island, King Crimson, 1971

Questa foto è stata scattata ad Hiroshima ad agosto 2023 e raffigura il monumento alla pace dei bambini. Il monumento ricorda Sadako Sasaki, una bambina sopravvisuta ai bombardamenti del 45. In seguito le venne diagnosticata una forma grave di leucemia. In giappone c'è una credenza per cui, se costruisci mille origami a forma di gru, puoi esprimere un desiderio. Lei ha iniziato a costruire questi origami, nella speranza di poter esprimere il desiderio di guarire da tutte quelle sofferenze, ma purtroppo è morta prima. Il monumento la raffigura con un mano un grosso origami proiettato verso il cielo. Nel momento in cui ho guardato in alto, mi è parso che anche le nuvole assumessero quella forma.

Island è una canzone sull'empatia che ci lega come esseri umani. Analogamente a "For Whom the Bell Tolls" riprende a chiara voce una frase di John Donne, in relazione al concetto secondo cui nessun uomo è un'isola e cioè non può considerarsi indipendente dal resto dell'umanità: «...And therefore never send to know for whom the bell tolls. It tolls for thee.»

002 - Homecoming - 2020
Agnese, Ivan Graziani - 1979

Il ritorno a casa parla di ritorni ma anche di partenze. Ci si vede, ci si trova, ci si dimentica. Ci si prova. È un viaggio in bilico sui due lati della luna, finché un passo di troppo ti fa perdere l'equilibrio.

003 - Foglie d'acero - 2023
Le Petit Prince, Antoine de Saint-Exupéry - 1943

Je connaîtrai un bruit de pas qui sera différent de tous les autres. Les autres pas me font rentrer sous terre. Le tien m’appellera hors du terrier, comme une musique. Et puis regarde! Tu vois, là-bas, les champs de blé? Je ne mange pas de pain. Le blé pour moi est inutile. Les champs de blé ne me rappellent rien. Et ça, c’est triste! Mais tu as des cheveux couleur d’or. Alors ce sera merveilleux quand tu m’auras apprivoisé! Le blé, qui est doré, me fera souvenir de toi. Et j’aimerai le bruit du vent dans le blé... [...] Ainsi le petit prince apprivoisa le renard. Et quand l’heure du départ fut proche :
– Ah! dit le renard... Je pleurerai.
– C’est ta faute, dit le petit prince, je ne te souhaitais point de mal, mais tu as voulu que je t’apprivoise...
– Bien sûr, dit le renard.
– Mais tu vas pleurer! dit le petit prince.
– Bien sûr, dit le renard.
– Alors tu n’y gagnes rien!
– J’y gagne, dit le renard, à cause de la couleur du blé.